L’illustratore e scrittore Matteo Pericoli scrive che «guardare fuori da una finestra non rivela solo un paesaggio o una città, ma può indurre a riflettere dentro di sé, a ripercorrere i passi che ci hanno portato a quella particolare soglia in quel preciso momento della nostra vita».
Matteo Pericoli realizza gli splendidi disegni al tratto che ritraggono le finestre dei poeti che, una volta o l’altra, hanno vissuto a Parigi.
di Mario Gerosa
Come se ci trovasse in uno spazio fisico, la trattazione procede attraverso una serie di ambienti in cui il lettore può sentirsi a proprio agio, riconoscendo una sequenza familiare.
TEDxTorinoSalon
«Se l’architettura di una storia fosse davvero un edificio, che edificio sarebbe?»
di Manuel Orazi
Ha conquistato i newyorkesi (e poi il mondo) con i suoi disegni di Manhattan, poi è tornato in Italia, a Torino, dove si occupa di architetture, di storie, e delle loro relazioni. Lo abbiamo incontrato.
di Laura Crinò
Scaturito dall’esperienza di un laboratorio con un gruppo di studenti … questo saggio è un vero esperimento, a partire dal formato.
di Diego Molino
«Non essere consapevole di se stessa, questo è l’unico modo in cui si manifesta la poesia.»
di Arianna Passeri
Quasi per magia, anche il lettore può così «visitare» “Il grande museo vivente dell’immaginazione” e scoprire i segreti dietro la costruzione di un testo (e di un edificio).
Il libro di Matteo Pericoli nasce dal suo “Laboratorio di architettura letteraria”
Da Dostoevskij a Ferrante, il disegno diventa una forma di lettura alternativa.
di Andrea Fioravanti
Ci voleva la poliedricità di un architetto, illustratore, docente e scrittore per scoprire come analizzare l’architettura di una storia e trasformarla con creatività e immaginazione in un edificio.